In viaggio col bebè

Se state organizzando un viaggio con il vostro bambino, specialmente se in tenera età, dovete tenere presenti alcune esigenze  del piccolo.

A differenza degli adulti il bambino ha bisogno di 2 o 3 giorni per adattarsi ad un nuovo ambiente e alle differenze climatiche.  Si adatta invece bene all'ambiente se il posto è confacente alle sue abitudini e alle sue necessità e se il viaggio non è troppo disagevole. Gli effetti post viaggio e i cambiamenti di abitudini possono rendere il bambino irritabile, fargli subire alterazioni dei ritmi del sonno, causargli stitichezza per cui sarebbe opportuno, quando possibile,  unire più giorni di vacanza e garantirgli così il tempo necessario ad ambientarsi.

Se si affronta un cambiamento di fuso orario è consigliabile abituare il bambino ai nuovi ritmi di sonno e pasti già due o tre giorni prima di partire e al ritorno proseguire i ritmi per altri 2 giorni.

E' bene evitare di viaggiare nelle ore troppo calde perchè il bimbo piccolo ha un sistema di adattamento alle temperature esterne (termoregolazione) molto meno efficiente dell'adulto.

Organizzare una vacanza a misura di bambino richiede particolari accorgimenti.
Non importa dove o quando si programma la vacanza, perché non sempre i genitori hanno la possibilità di scegliere come vorrebbero il periodo e la destinazione della villeggiatura.

Mare e montagna sono ugualmente benefici se si evitano i luoghi troppo affollati e troppo inquinati dallo scarico dei gas di troppe automobili.
Il mare è una destinazione indicata a tutti i bambini, specialmente a quelli soggetti ad allergie. L'esposizione al sole, poi, fa bene al bambino perché consente all'organismo di produrre vitamina D utile allo sviluppo della struttura ossea.

Luglio e agosto non sono controindicati purché nella località scelta vi sia molto verde e parecchia ombra e lo si porti in spiaggia tra le 8 e le 10,30 di mattina e dopo le 4 del pomeriggio, sempre con un copricapo e un'adeguata protezione solare.

La montagna  è altrettanto indicata: il bambino può essere portato fino a quota 2.500 metri purchè si raggiunga questa altitudine gradualmente per evitare il "mal di montagna acuto" caratterizzato da disturbi al sonno, nausea, vomito, stanchezza e capogiri. 

La collina assicura relax e benessere.

Il clima lacustre in genere ha caratteristiche simili a quelle della collina, per cui è consigliato a tutti. Ha, inoltre, un effetto distensivo, perché la temperatura non sale mai troppo e non è soggetta a forti sbalzi.

Se è in programma una vacanza all'estero, occorre informarsi con anticipo sui documenti necessari e sulle vaccinazioni eventualmente richieste. I bimbi infatti possono contrarre malattie come diarrea, patologie dermatologiche, o febbrili sistemiche, specialmente malaria, in forma più grave rispetto agli adulti.
E' fondamentale quindi sottoporli ad una visita pre-partenza.

In valigia non possono mancare farmaci che si utilizzano abitualmente e altri che potrebbero essere utili. Vedi l'articolo "Farmacia da viaggio"

Prima di partire consultate il sito: "Viaggiare sicuri" per essere informati sulla situazione sanitaria nei vari paesi del mondo e sulle regole per partire

 

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