Herpes Zoster (Fuoco di Sant'Antonio)

L'Herpes Zoster, detto anche "Fuoco di Sant'Antonio", è causato dallo stesso virus responsabile della varicella, il Varicella-zoster virus.

Quando si viene a contatto con esso per la prima volta ci si ammala di varicella e l'organismo reagisce grazie al sistema immunitario per combattere la malattia. Questa viene così superata, ma i virus restano latenti a livello delle cellule nervose, dove possono rimanere  per anni senza dare sintomi.

Quando si verificano periodi di abbassamento delle difese immunitarie possono invece scatenare l'Herpes Zoster che si manifesta quindi solo in persone che hanno avuto la Varicella.

I casi in cui  si verifica una predisposizione alla malattia sono quelli in cui si ha un indebolimento immunitario e quindi sia in persone sane stanche e a volte esposte al freddo o a scottature solari, sia in individui ammalati con scarse difese o sottoposti a cure che le abbassano (chemioterapie, radioterapie).

L'Herpes Zoster è molto comune e si manifesta specialmente negli anziani.
Il primo sintomo è una sensazione di formicolio o intorpidimento a livello della zona colpita , che nei giorni successivi si arrossa e poi presenta bollicine a grappolo che seguono il decorso delle innervazioni in cui risiede il virus.
La zona più frequentemente colpita è il torace, lungo le costole, e questo spiega l'etimologia del nome: infatti "zoster" in greco antico significa "cintura".

L'eruzione cutanea è accompagnata da malessere generale, a volte febbre, mal di testa, brividi e inoltre  bruciore e dolore anche molto intenso nella sede colpita.
Dopo alcuni giorni le bollicine si aprono formando delle crosticine  che possono infettare altre persone.

Il virus si trasmette anche attraverso l'aria e provoca la varicella nelle persone che non l'hanno mai avuta.

Il Fuoco di Sant'Antonio può colpire i nervi dell'occhio  o dell'udito dando talvolta gravi conseguenze (cecità, danni all'udito) per cui è sempre indispensabile rivolgersi al più presto allo specialista.
Solitamente le difese immunitarie riescono a risolvere la malattia in 3-5 settimane.

Se trattato precocemente dura meno e si manifesta con disturbi più lievi.
Può ripresentarsi nell'arco della vita, a differenza della varicella che si manifesta solo una volta.

La terapia si effettua con prodotti per uso locale (unguenti, lozioni) e per bocca, da assumere su consiglio medico.

In individui anziani talvolta i sintomi dolorosi permangono anche quando le bollicine sono scomparse; si tratta della nevralgia post-erpetica, dolorosissima e debilitante, che può provocare insonnia, dimagrimento, depressione, ansia ed è curata con medicinali particolari.

La donna in gravidanza deve evitare qualunque contatto con ammalati di Herpes Zoster o Varicella  solo se non ha mai avuto quest'ultima, per evitare appunto di ammalarsene e causare conseguenze nel  nascituro.

Interessante sapere che esiste una rarissima forma di Herpes Zoster difficilissima da diagnosticare, senza manifestazioni cutanee ma con tutti i sintomi, come il bruciore , che può indurre a supporre una discopatia, poi non confermata  alla diagnosi per immagini .

Unico  modo per diagnosticare questa forma rarissima è applicare la terapia antivirale "ex adiuvantibus" oppure cercare il dna virale nel sangue e bisogna rivolgersi a laboratori specializzati.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

Leggi anche "Herpes zoster o Fuoco di Sant’Antonio: cos’è e come trattarlo olisticamente" a cura della Dott.ssa Monica Viotto

 

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